Giungla

  • di e con Roberto Anglisani
  • Liberamente ispirato al "Libro della Giungla" di R. Kipling

“… adesso una folla di pendolari affollava il binario e fra la gente
Muli vedeva i suoi compagni… spaventati… spersi… ma nessun
altro sembrava vederli… tutti erano diretti verso la loro meta,
ciechi, grigi…”

E’ una sera d’autunno, piove, la stazione centrale di Milano è piena di pendolari che tornano a casa dal lavoro. In mezzo alla folla, come se fossero invisibili si muovono otto... dieci ragazzini stranieri di età diverse. Sono guidati da un uomo con un lungo cappotto, una finta pelliccia di tigre, è Sherekhan il trafficante di bambini.
Mentre il gruppo si dirige verso l’uscita uno dei ragazzi scappa nei sotterranei della stazione, si chiama Muli e non vuole più essere costretto sotto la minaccia delle botte a rubare e a mendicare per Sherekhan.
La giungla di Muli è la grande stazione centrale, con i suoi anfratti, i sottopassaggi bui e umidi, dentro cui si muove una umanità con regole di convivenza diverse, dove la legge del più forte è un principio assoluto.
Ma in questo contesto “selvaggio” , Muli riuscirà ad aiutare i suoi amici, e troverà amici veri che lo aiuteranno a fermare Sherekhan. I personaggi del racconto,si ispirano ai personaggi del “Libro della Giungla” : c’è Baloon, un barbone che vive nei sottopassaggi, Bagheera la pantera e Sherekhan la tigre.

Lo spettacolo affronta diversi temi, la solidarietà e l’indifferenza, l’amicizia e la generosità, il coraggio ma anche e soprattutto lo sfruttamento minorile, i pregiudizi, la discriminazione di fronte ai diritti dell’uomo e a quelli dei bambini.

In scena Roberto Anglisani, indimenticabile protagonista dello spettacolo La Conquista del Cervino, che riesce a creare con la forza della parola e del corpo, un racconto emozionante, dove le immagini si snodano come in un film d’avventura.

Questa produzione ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica ed è stato insignito del Premio Enriquez come miglior spettacolo di impegno civile ed il testo dello spettacolo è sto pubblicato da Rizzoli.

Lo spettacolo farà parte di un progetto dal titolo “Storie per il sociale-Teatro Di-Verso” avviato in Valle d’Aosta in collaborazione con l’Assessorato alla Sanità e ai Servizi sociali

Parlare di problemi sociali in modo coinvolgente, per sensibilizzare e far riflettere ma anche, per comunicare soluzioni già in atto e percorsi possibili. Questo spettacolo vuole sfruttare le potenzialità comunicative del linguaggio teatrale per veicolare temi difficili che affliggono la nostra società: i diritti dell’infanzia e la diversità, il bullismo e lo sfruttamento minorile. L’obiettivo è catturare l’attenzione del pubblico e sollevare il dibattito su questi temi; perché la soluzione ai problemi inizia dalla presa di coscienza del problema stesso.

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